LA CERTIFICAZIONE DEGLI OPERATORI DI SALDATURA

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Uno degli aspetti principali nella realizzazione di un prodotto saldato è la corretta interpretazione e conoscenza approfondita delle istruzioni operative da parte degli operatori di saldatura. In questo articolo abbiamo voluto parlare di come tali figure dovranno essere in grado di dimostrare la propria abilità pratica.

 

Panoramica

Tutti i codici di riferimento al mondo dell’industria e in particolare dell’attività di saldatura, che siano ASME, AWS o EN, contemplano precise linee guida alle quali attenersi scrupolosamente per attestare la qualifica di un operatore di saldatura. La validità di tale certificazione è costituita da un attestato conseguibile a fronte di un esame certificato da un organismo competente. Pur non entrando nel merito normativo, che tratteremo in un prossimo articolo, riteniamo importante sottolinearne gli aspetti più importanti. La saldatura, considerato un processo industriale speciale, richiede che il personale superi delle prove di qualifica ed idoneità che attestino la bontà del giunto. Questo verrà sottoposto sia ad un esame visivo, sia a controlli strutturali cosiddetti distruttivi di tipo meccanico. inoltre, affinché il manufatto saldato subisca un’analisi completa, verrà sottoposto ad analisi metallografiche specifiche atte a consentire l’osservazione della struttura interna di un materiale.

E’ importante ricordare che il superamento dei test succitati NON presuppongono la qualifica a tempo indeterminato dell’operatore, né tanto meno la validità per ogni geometria del giunto. E’ qui che entrano in gioco due insiemi di variabili: quelle essenziali e quelle non essenziali. Mentre per le prime un cambio di un parametro presupporrà un nuovo percorso di qualifica, per le seconde non sarà necessario dover sottoporre nuovamente ad un esame specifico l’eventuale sostituzione di una variabile. Le variabili essenziali sono rappresentate in primis dalla tipologia di processo di saldatura: ad esempio manuale, ad elettrodo rivestito, ad arco sommerso, MIG MAG, TIG, tanto per citare quelli più comuni. Seguono i materiali suddivisi per gruppi: i consumabili, la geometria del giunto (piastra, tubo), la posizione di saldatura. Unico denominatore è la filosofia secondo la quale, le condizioni più svantaggiose e gravose qualificano quelle più semplici e facili.

Riguardo i test ai quali verranno sottoposti i provini di esame, le normative di riferimento ne stabiliscono in dettaglio le prove da effettuare e i relativi criteri di accettabilità. Tutte gli altri input non necessari sono oggetto delle istruzioni della procedura preliminare di saldatura (pWPS) che diverrà di fatto il verbale ufficiale di qualifica dell’operatore.

L’iter per la certificazione di saldatore

L’iter è articolato in diverse fasi e prevede specifiche attività e attenzioni. In primo luogo l’operatore di saldatura esegue una prova pratica di saldatura (su piastra o tubo) in presenza dell’ispettore incaricato; il saggio di prova dovrà essere saldato secondo una Specifica di saldatura (WPS: welding procedure specification), che ne identifica il campo di validità (spessori, modalità di saldatura, tipologie di giunti, ecc).

A seconda del tipo, il giunto saldato è sottoposto a prove distruttive e/o non distruttive (prova di frattura, radiografia, e altri test specifici che saranno oggetto di nuovi articoli del nostro blog). L’esito delle prove e l’eventuale attestazione dei requisiti richiesti dalle normative UNI EN, determina il rilascio del patentino.

E’ importane ricorcare che la certificazione degli operatori di saldatura (chiamato anche patentino dei saldatori), ha una validità di due anni.

Le tecnologie, i materiali, le tecniche sono in continua evoluzione, è impensabile che un’attività così delicata ed importante come quella della saldatura, non sia regolata da costanti aggiornamenti, sia di legge che di buon senso. Proprio per questo tutti gli operatori di saldatura di Italserbatoi sono costantemente formati con corsi di formazione tecnica all’avanguardia attraverso strumenti e attrezzature moderne ed innovativi.

Il patentino del saldatore?

Il saldatore dovrà procedere al rinnovo rieseguendo, in presenza di un tecnico o di una commissione qualificata, le prove di saldatura realizzate in fase di certificazione. Uno degli aspetti fondamentali di questo tipo di professionalità è che ad ogni patentino deve essere abbinata una Specifica di saldatura (WPS), documento di proprietà dell’azienda, che fornisce in modo dettagliato le variabili specifiche e, quindi, ne definisce l’area di competenza.

Tale qualifica non è valida se “utilizzata” al di fuori del contesto aziendale per la quale è stata rilasciata. Per questo il saldatore è una figura professionale molto ambita con un trattamento di riguardo, è nell’interesse dell’azienda avere un operatore preparato: il patentino appartiene all’azienda e al saldatore: qualora ad esempio il rapporto tra azienda e saldatore qualificato si dovesse interrompere, e ciò dovesse avvenire prima della scadenza del patentino, esso non avrà più valore né per l’azienda né per il saldatore.

Ogni azienda che si occupa di lavorazioni metalliche e in particolare di saldature, sia robotizzate che presidiate e manuali, dovrebbe avere al suo interno un Coordinatore della Saldatura (Welding Coordinator). In ottemperanza alle normative EN1090-1, da luglio 2014, la figura del coordinatore ricopre all’interno delle aziende che trattano metalli (lavorazioni, carpenterie metalliche, fonderie, ecc.) un ruolo di rilievo: rappresenta la garanzia delle lavorazioni fatte a regola d’arte, e l’ottenimento di strutture integre e prive di difetti di fabbricazione.

Ogni produttore ha l’obbligo di nominare almeno un coordinatore di saldatura autorizzato che gestirà il processo di fabbricazione delle strutture metalliche, prestando particolare attenzione a tranciabilità e certificazione dei materiali, redazione delle procedure di esecuzione, coordinamento del personale addetto alle operazioni di saldatura, redazione del piano di controllo della qualità.

Chi è il coordinatore delle saldature?

Il coordinatore delle saldature ricopre all’interno dell’azienda il ruolo e la funzione di organizzatore del processo di fabbricazione. Tale ruolo di responsabilità deve essere designato dall’Azienda e convalidato dall’Ente di certificazione che ne farà la verifica tecnica. Per poter ricoprire questo ruolo è necessaria una competenza tecnica specifica che unisce alla formazione un’appropriata esperienza di fabbricazione.

Questa figura ha un ruolo chiave nella gestione del processo di saldatura e nella pianificazione dei controlli di qualità sui giunti saldati, finalizzato al rilascio della Marcatura CE dei prodotti realizzati dall’azienda.

Redazione Italserbatoi

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